domenica 13 marzo 2011

L'incubo e il succubo: una nuova teoria

Si infittisce di mistero il caso della povera Yara. Vediamo le ultime notizie cosa ci dicono.


Una nuova teoria

Voglio precisare una cosa: quando analizzo un caso come quello di Yara non dimentico mai che la vittima era una bambina di tredici anni; non dimentico mai che aveva una famiglia che non sarà più la stessa. Anch’io ho una figlia di nove anni. Quello che è successo a Yara potrebbe succedere a mia figlia. Per cui il mio unico obbiettivo è quello di capire cosa sia accaduto e cercare di dare un contributo a una eventuale cattura dell’assassino.
Ho voluto precisare questo perché può sembrare mi diverta a ragionare su certe cose. Ammetto che è intellettualmente stimolante affrontare un enigma ma per lavorare con serenità una materia come questa devi renderla asettica. Non devi farti coinvolgere emotivamente.

Le novità del caso sono le seguenti: sul corpo di Yara sono stati rinvenuti due diversi profili di DNA, uno maschile e uno femminile. Le armi del delitto sono un coltello e un oggetto contundente. Una ferita sulla regione lombare ha una strana forma che ricorda la simbologia runica. Yara sarebbe stata uccisa nel campo dove è stato ritrovato il corpo. Un furgone bianco è stato visto passare più volte in via Rampinelli.

Partiamo dal DNA.
Immagino che se un biologo forense andasse alla ricerca di DNA sulla mia persona ne troverebbe quanto ne vuole: nessuno di noi vive sotto una campana di vetro per cui i contatti e gli scambi di materiale genetico sono frequenti e inevitabili. Tornando al nostro caso, i due dna trovati sul cadavere di Yara hanno una valenza particolare? Potrebbe se questo dna è stato ricavato da liquidi biologici che non dovevano trovarsi addosso a Yara. Per esempio se tale materiale è di natura ematica o spermatica. Oppure se è stato rinvenuto su zone dove non avrebbe dovuto essercene: canottiera, slip, reggiseno o sotto le unghia.
Naturalmente non so di che natura sia questo materiale ma se le notizie sono vere devo presumere che sia stato estratto da fonte biologica non altamente sospetta, non tale comunque da far gridare che abbiamo per certo il dna dell’assassino o degli assassini. Hanno trovato del dna ma non è certo che provenga dagli aggressori di Yara, potrebbe essere di chiunque altro quel giorno abbia incontrato la ragazzina.

Due armi del delitto: Yara è stata pugnalata ma per un certo tempo non si capiva se era certa l’arma del delitto: punteruolo o coltello? Non so se gli inquirenti abbiano ancora questo dubbio e lasciano che noi pensiamo quello che vogliamo. Mi piacerebbe consultare i documenti ufficiali ma non potendolo fare debbo scremare le notizie e cercare di capire quale sia quella più attendibile. Cosa ovviamente per nulla facile e molto fuorviante. In ogni caso sappiamo che il coltello non è bastato a uccidere Yara. Ovviamente mi chiedo perché. Non sono affatto certo che abbiamo solo due scene del crimine: la palestra e il campo. Sono anzi certo del contrario, che vi è una terza scena del crimine che ha visto Yara venire pugnalata. Ma lo vedremo dopo.

La ferita con simbologia runica.

Prima di infilarci su una pista che se dovesse risultare prima di fondamenta abbiamo solo perso tempo analizziamo questa ferita.
Innanzitutto bisogna vedere se si tratta di un’incisione oppure di colpi profondi. In quale sede anatomica è stata repertata? Che dimensioni ha? Si tratta di una lesione post-mortem o peri mortem?  Fatta attraverso i vestiti o sulla pelle nuda? Per poter addentrarci nella teoria della setta satanica prendiamo per buono che l’assassino abbia effettuato un’incisione. In questo caso dovrebbe trattarsi di una lesione post-mortem praticata su un’area visibile (petto, schiena, addome, regione sovra pubica, gluteo, coscia). Immagino dovrebbe avere una certa grandezza, insomma non dovrebbero esserci dubbi che si tratta di un’incisione fatta con metodo. Anzi, le lesioni potrebbero essere doppie e simmetriche. Mi pare però di aver capito che gli inquirenti sono dubbiosi se si tratta di una lesione a x casuale o intenzionale. Se questo dubbio letto sui giornali è vero, è difficile creder che tale lesione sia stata provocata ad arte poiché in questo caso non dovrebbero sussistere dubbi anche se il corpo è stato trovato in avanzato stato di decomposizione. Se l’assassino voleva lasciare un messaggio, un segno, tale informazione sarebbe risultata chiara.
Dalle fonti ufficiali si ricava che tale lesione ha una perfezione geometrica. Immagino non sia proprio così. Come poter spiegare allora un simile disegno?
Propongo uno schema.




La figura in rosso rappresenta la lesione così come è stata proposta al pubblico. Sarà veramente tale? Non lo sappiamo, ma diamola per buona. Vediamo meglio in dettaglio: la X in rosso con le parallele potrebbe essere frutto di quattro incisioni: due per fare la X e due per disegnare le linee. Quindi l’assassino fa un disegno preciso sulla regione lombare di Yara. Ma come sono le altre ferite? A losanga? Oppure ad angolo (disegno in verde)? La lesione ad angolo ha nel vertice la punta di qualcosa. Potrebbe la X essere in realtà la somma di due ferite inferte in modo quasi sovrapposto: la rossa e la blu, disegnata con due colori diversi per indicare non due armi differenti ma due momenti di una medesima arma. Forse il disegno è stato troppo stilizzato: le linee non si prolungano troppo.


 Nella prima colonna l’arma lascerebbe ferite a forma di X. Nella seconda a forma di Y. Nella terza a forma di V. In ogni caso, due ferite contigue darebbero l’illusione di un dieci romano. Quindi nessun simbolo runico ma sovrapposizione di ferite.
Gli inquirenti non si esprimono, non parlano, per cui non sappiamo come stiano effettivamente le cose. Hanno sì aperto un filone di indagine per una pista satanica ma pare senza convinzione tanto per non lasciare nulla di intentato non sapendo ancora dare un  senso a questa strana ferita che secondo me essi sono più propensi ad attribuire mentre era in corso la dinamica delittuosa che in un momento di riflessione dell’assassino.
C'è comunque da aggiungere che a parte questo presunto simbolo sul corpo di Yara non vi è altro che possa fare pensare a un omicidio ritualistico. Immagino, che se ciò fosse stato vero, avremmo avuto molte più informazioni lasciate dagli assassini. Il rinvenimento del corpo fa pensare a un delitto senza alcun movente satanico a parte questa ferita strana. Mi sembra troppo poco per pensare ad una setta. Molto più probabile che la lesione abbia un altro significato , tipo quello dato da me o comunque qualcosa di simile.

Giungiamo ora a descrivere la dinamica dell’omicidio secondo un nuovo criterio. Vediamo però prima in dettaglio il luogo del ritrovamento del cadavere.


In rosso via Bedeschi, il segnaposto giallo indica dove è stata ritrovata Yara


Dalla trasmissione Quarto Grado 

Via Bedeschi è una strada a fondo chiuso come si evidenzia dalla mappa. Il corpo di Yara è stato rinvenuto in un campo alla fine di questa strada al davanti di alcuni capannoni. Ovvio che l’assassino conosce questa via. Nel percorrerla con il proprio automezzo l’assassino sa che lasciandolo nel parcheggio di quei capannoni nessuno verrà a disturbarlo poiché nessuno ha motivo di inserirsi in quella strada dove tra l’altro non vi sono abitazioni (o almeno così sembra da Google Eart).
E' stato detto che sui vestiti di Yara non vi sono segni di trascinamento per cui sarebbe stata uccisa sul posto. C'è una contraddizione evidente in questa affermazione: se gli abiti di Yara non sono sporchi di terriccio per cui si esclude il trascinamento per lo stesso motivo bisogna escludere che sia stata uccisa lì poiché non penso che sia stata pugnalata alla schiena mentre era in piedi. Se Yara era a terra deve essersi mossa sul terreno quindi il terriccio e i graffi dovuti al contatto con sterpaglia e pietrisco avremmo dovuto comunque ritrovarli sugli abiti. Se questi risultano in qualche modo puliti è segno che Yara non è stata uccisa né in quel campo né in qualunque altro campo: rimane l'ipotesi dell'omicidio a bordo del mezzo oppure in un posto al chiuso.
C'è da aggiungere che secondo alcuni Yara sarebbe stata spogliata e poi rivestita perché gli strappi sugli abiti non corrispondono alle ferite,  sono poco intrisi di sangue e inoltre le scarpe risulterebbero slacciate. Ho molti dubbi su queste notizie: gli strappi sui vestiti allora a cosa sarebbero dovuti, a morsi di animali? Ma nelle ferite si dovrebbero trovare fibre di tessuto se le pugnalate sono state date con gli abiti addosso. Però queste notizie vengono date in modo dubbio segno che il referto autoptico è custodito segretamente dal medico legale e dal PM. Le scarpe slacciate mi pare una deduzione giornalistica isolata poiché solo la trasmissione Quarto Grado ne parla.

Il furgone bianco

Notare l'ora (18:28) e la data (26/11/2011)

 È stato ripreso da alcune videocamere di sorveglianza. Mi chiedo perché oggi ha tanto importanza e non l’ha avuto ieri, cioè sin dal primo momento in cui sono scattate le indagini sulla scomparsa di Yara. Questo potrebbe essere un vero indizio importante perché l'assassino in qualche modo è arrivato sul posto. Bisogna capire questo furgone che ci faceva da quelle parti e a chi appartiene. Siccome il proprietario nonostante il clamore non si fa vivo immagino che la cosa desti sospetti negli inquirenti. Questa pista potrebbe non portare a nulla ma al momento mi pare l'unico elemento valido. In ogni caso è dal furgone che  mi è venuta in mente una nuova teoria...

Nuova teoria sulla dinamica omicidiaria
Ho sempre detto che l’assassino era uno solo. E lo confermo. Ma forse gli aggressori erano due. Mi spiego meglio. Potremmo trovarci nella situazione di una coppia criminale con due soggetti diversi e contrapposti: un incubo e un succubo, ovvero un dominante e un dominato. Nella demonologia l’incubo era il demonio che durante l’atto sessuale fungeva da maschio. Il succubo quello che fungeva da femmina. Ma qui non stiamo ragionando di demoni bensì di una coppia criminale che vede un capo e un gregario. L’incubo induce il succubo a fare quello che vuole. In questo caso a decidere il rapimento di Yara è stato l’incubo, è lui che la rapisce. Il succubo (o succube) era alla guida del mezzo. Il famoso furgone che è stato avvistato in via Rampinelli qualche minuto prima che Yara scomparisse forse non c’entra nulla con questa storia. Però mi ha dato da pensare relativamente alla coppia criminale. Forse non c’entra quel furgone o forse sì. Il succubo poteva anche non sapere delle vere intenzioni dell’incubo fino a quanto questi non ha effettuato il rapimento. Essendo una personalità plagiata il succubo ha partecipato all'aggressione ma subendola a sua volta.
Il succubo parte mentre l’incubo dietro al furgone tiene Yara sotto controllo. Quando il telefonino di Yara emette uno squillo perché la sua amica Martina le ha inviato un sms l’incubo glielo chiede. A questo punto Yara forse reagisce. Può essere che le pugnalate vengano date mentre il furgone è in movimento, dunque la scena del crimine è il mezzo che si muove lungo la strada. Ma può anche essere che il furgone abbia svoltato nel cantiere in via Mapello e lì sia avvenuta l’aggressione con l’arma bianca. Yara perde molto sangue ma non muore. L’incubo allora usa un oggetto contundente per finirla. Però c'è la possibilità che i due quando portano Yara nel campo si rendano conto che sia ancora viva. Non essendoci prove di un trascinamento si può pensare a un trasporto della vittima da parte di due persone: l’una la prende per le gambe e l’altra per le braccia. La depositano a terra così come è stata ritrovata. Però si accorgono che è ancora in vita. Uno dei due va nel furgone e prende il cric o qualcosa di simile.
Difatti, le notizie non dicono che nel campo è stata trovata una pietra con del sangue commisto a capelli. Quindi, o l’oggetto è stato portato via oppure l’uccisione è avvenuta altrove. Le notizie scarseggiano anche nel riferire che nel luogo del ritrovamento, sotto il corpo di Yara c’erano residui ematici evidenti. Segno di perdita massiva. Se il terreno era pulito, Yara è stata uccisa altrove.
Il succubo potrebbe anche essere una donna. Come potrebbe essere un operaio del cantiere e l’incubo un suo superiore.
Dunque, riepilogando. Una coppia criminale ha effettuato il sequestro ma uno solo ha ucciso Yara, infatti la bimba si è difesa segno che era libera nei suoi movimenti, nessuna la teneva ferma mentre un altro la colpiva. La mancanza di segni di trascinamento non significa che Yara abbia fatto quel percorso a piedi. Può significare che sia stata portata da due persone in stato di incoscienza, come appena spiegato. Non vedo come uno da solo avrebbe potuto controllarla: il campo era immerso nel buio, Yara sarebbe potuta scappare. Yara è giunta in quel campo morta o moribonda. Il ciuffo d’erba trovato fra le dita può essere un artefatto, nel senso che l’erba è venuta a trovarsi fra le dita (immagino ormai scheletrite). Oppure, il colpo mortale dato dall’oggetto ha creato un violento spasmo che ha provocato la chiusura a pugno della mano e quindi l’intrappolamento del ciuffo di erba fra le dita della misera Yara.
Se le cose sono andate così, l’incubo ha un problema: il succubo. Questi potrebbe cedere a un eventuale interrogatorio per cui sarà sua cura tenerlo lontano dai guai.


In questo video si afferma che Yara sarebbe stata denudata e poi rivestita. Non credo molto a questa ricostruzione. Non so quanto le notizie raccolte corrispondano a verità. Comunque lo propongo perché ben fatto.

Nessun commento:

Posta un commento