sabato 23 ottobre 2010

Il gioco dell'assassino

Sono stato su Facebook. Non sono un fruitore di questo servizio. Ma ci sono andato. Sono rimasto inorridito da quante persone comuni scaglierebbero per primi la pietra su Sabrina. Oramai è colpevole. Non solo, Michele Misseri invece sembra innocente. La gente odia Sabrina e prova pena per suo padre. L'assassino è riuscito nel suo gioco: buttare la croce addosso a un altro e farla franca. A livello mediatico ha vinto lui. Perché la gente pensa: "Se ha accusato la figlia deve proprio sentire un gran senso di colpa. Insomma, uno che manda la figlia in galera deve essere sicuro di quello che fa." Adesso lui è l'uomo debole, la vittima, il derelitto. Ma io dico che è l'esatto contrario: un padre che accusa la figlia è di per sé un degenerato poiché sta compiendo un atto non naturale. Chiunque si butterebbe nel fuoco per salvare la propria figlia, lui invece butta nel fuoco la figlia per salvare se stesso! Lui oramai è bruciato: si è accusato dell'omicidio, di vilipendio di cadavere, di molestie verso un minore. Insomma, nessuno era messo peggio di lui nel mondo dell'universo penitenziario. Invece, con questa mossa ha ribaltato tutto. Riconosco che è stato abilissimo. Non l'avrei mai creduto. Sta facendo il suo gioco, ha tirato i dati, ha scoperto le carte, ha puntato alla roulette. Sta vincendo su tutti i campi. Adesso, dovesse pure ritrattare, pochi gli crederebbero. E' così fantastico pensare ad una congiura in famiglia. E' più romanzesco. Ha maggior suspence. Lui ha iniziato il gioco ma è la gente comune che ora gioca al posto suo e continua le sue mosse.
Io non credo a una parola di Michele Misseri. Potrei sbagliarmi. Forse sta dicendo la verità. Rimane comunque un miserabile, uno che venderebbe sua madre per uscire dai pasticci. Ma si può anche vendere la propria madre, c'è chi lo fa, ma sono veramente rari, quasi unici, quelli che si vendono la propria figlia.

2 commenti:

  1. Da quando è in carcere non è più il Misseri a parlare, è ovvio che è imboccato e si evince anche dai verbali. Qualcuno (e sappiamo ormai chi) gli suggerisce cosa dire, ovvio.
    Ma la cosa più sconcertante è come stiano travisando, i magistrati stessi, le parole del diario della povera S., la didascalia dei presunti sentimenti e della presunta gelosia di Sabrina.
    Interpretazioni senza alcun fondo di concretezza e non supportate da fatti incontrovertibili.

    Proviamo ad interpretare le famosi frasi del diario di S., altro punto chiave secondo i magistrati che inchioderebbe Sabrina, da un altro punto di vista (esercizio imperdonabilmente omesso da inquirenti ed esperti).

    -"Sabrina come al solito si è arrabbiata perchè dice che sto troppo con I."
    Se mi fosse affidata una parente minorenne sinceramente cercherei anch'io di redarguirla o comunque proteggerla da situazioni delicate.
    Sabrina lo faceva perchè le voleva bene.
    Loro dicono: Sabrina ossessionata da Ivano; perchè non invece ossessionata dalla paura che qualcuno possa approfittare della piccola cugina?

    -"e ti credo lui almeno mi coccola a differenza sua"
    perchè aggiungere "a differenza sua"? La frase punta più sulla carenza di coccole da parte di Sabrina che neanche su quelle ricevute da Ivano. (che ne sappiamo alla fine del rapporto tra S. e Sabrina? La presunzione di eterosessualità potrebbe venir riconsiderata? giusto per vedere i fatti da un altra ottica?..)
    - "Va beh ormai ci sono abituata"
    Abituata a cosa? Sempre dall'interpretazione che vogliamo dare allo scritto complessivo.
    Abituata che Sabrina si arrabbia perchè la piccola cugina si prende confidenze con un ragazzo molto più grande o
    Abituata che Sabrina non la coccola abbastanza o non come fa Ivano o
    Abituata alle scenate di gelosia di Sabrina con la quale ha un rapporto particolare o
    Abituata a dover reprimere i suoi sentimenti per qualcuno, perchè rifiutata o perchè ancora troppo controllata data la sua giovane età e la presenza della cugina a tutelarla?

    Guardate che ci possono essere molte interpretazioni; quella del "Sabrina è innamorata e ossessionata di e da Ivano e perciò uccide la "rivale" è una conclusione di una banalità e di una superficialità mostruose.

    E se Michele Misseri fosse il classico pervertito che avesse iniziato ad imbastire morbose fantasie sulle due ragazze?
    Che non avesse una vita coniugale e sessuale soddisfacente è ormai appurato. Se il pensiero delle due ragazze che dormono assiemo e magari si scambiano effusioni (anche innocenti!) davanti a lui nelle varie occasioni dove tutti e tre sono riuniti in famiglia lo avesse spinto ad una morbosità tale da sfociare in molestia o in ricatto sessuale in cambio del silenzio di cose che avrebbe immaginato o fantasticato o addirittura realmente scoperto? Situazioni di questo genere capitano QUOTIDIANAMENTE!

    Qui il problema vero è la mentalità di tutte le persone che hanno in mano questo caso, una mentalità che finirà per fare più vittime di quante ne abbia fatte l'assassino di S.

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  2. Non posso che sottoscrivere il tuo commento. Anche a me pare poca cosa come movente la gelosia per un ragazzo. E' ovvio che in questa fase dove rischia l'ergastolo, Sabrina possa anche dire che di Ivano non ne era innamorata, se una tale affermazione risulta così pericolosa per lei. In ogni caso, sono accadute cose del genere ma fra persone non sempre dello stesso entourage e per storie molto più complesse. Qui non abbiamo delle relazioni delineate: Sabrina non era la ragazza di Ivano. Sarah era comunque una rivale poco probabile essendo quindicenne. Sabrina certo aveva un ruolo predominate, ma è anche normale che sia così vista la differenza di età. Riguardo alle interpretazioni del diario di Sarah, sono d'accordo con te.

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