sabato 12 febbraio 2011

Schepps il bastardo


Questa è la ballata di Matthias Schepps,  il Bastardo.



Era in gamba Schepps, 
Schepps il bastardo,
ingegnere provetto
marito perfetto.

Te ne vai, te ne vai, te ne vai,
lontano dal mondo,
te ne vai, te ne vai, te ne vai,
col sorriso giocondo
Hai perso il freno
e sotto un treno
All'improvviso
il tuo sorriso 
non c'è più


Era in gamba Schepps, 
Schepps il bastardo,
ha fatto  meglio
della ria moglie

Te ne vai, te ne vai, te ne vai,
con due bambine
te ne vai, te ne vai, te ne vai,
ben oltre il confine
In alto mare
un paio di bare
e le tue figlie
meraviglie
sono nel blu




La psichiatria moderna nasce nell'Ottocento con Emil Kraepelin. Siamo grati a questo illustre scienziato. Però, dobbiamo anche dire che oggi la psichiatria pare giustificare quelli che sono atteggiamenti puramenti criminali spacciandoli per deliri depressivi. In questi giorni ho letto diversi commenti nei quali Matthias Schepps veniva descritto come un poveraccio affetto da depressione. Può darsi. Ma sono convinto che Schepps sapesse benissimo quello che stava facendo. Se la moglie lo ha lasciato, dopo quello che ha fatto, pensando a ritroso, questa donna forse non aveva tutti i torti. Una persona così ha un forte egoismo, vuole il mondo tutto per sé, il suo dolore deve essere il dolore di tutti. Ma Schepps era comunque un ingegnere, quindi un pianificatore. Ogni singolo gesto di questa vicenda è stata da lui studiata e progettata. Ha ucciso le figlie. Purtroppo, ci sono pochi dubbi in proposito. Però a lui non bastava provocare un dolore e basta alla moglie. Doveva infliggerle un tormento senza fine: per cui uccide le bambine ma non ne fa trovare i corpi. In questo modo, la povera madre non saprà mai che fine avranno fatto le sue bimbe, sarà per sempre logorata dal dubbio che possano essere vive, in ogni caso non avrà una tomba sulla quale piangere.

Un depresso il nostro  Matthias Schepps? Forse. Ma un vero bastardo, di sicuro.









5 commenti:

  1. Sono d'accordo con la sua analisi. Ormai si giustifica tutto con la depressione e/o con la schizofrenia, invece si tratta solo di menti criminali, che certo non hanno i crismi della normalità essendo criminali... Ma sono d'accordo su quello che lei scrive sull'egoismo sconfinato e sul suo dolore che deve essere il dolore di tutti.. Ho pensato anch'io le stesse cose.

    www.ritacoltelleselibripoesie.com

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  2. Riguardo a Schepps ho avuto modo di ascoltare la lezione di un avvocato civilista, una donna, una che si occupa di separazioni. Ebbene, anche se lei non giustificava le azioni di Schepps, tuttavia sottolineava come egli era costretto ad andare alla Caritas per mangiare, o dai genitori. Secondo lei qualcosa non ha funzionato nella causa di divorzio per ridurre un uomo a quello stato. Io mi chiedo se Schepps semplicemente non abbia saputo reagire alla separazione per cui ha smesso di lavorare o ha lavorato meno. Certamente era in fase depressiva ma credo anche che fosse capace di capire quello che stava facendo. Ovviamente, non volevo sminuire la psichiatria, voleva essere un appunto critico costruttivo non demolitivo

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  3. Questo particolare della Caritas è la prima volta che lo sento. Tutte le notizie dei media davano Schepps come dipendente della Philip Morris, un ingegnere con un buon stipendio, anche se inferiore a quello percepito da Irina, la sua ex-moglie. La casa dove era rimasto a vivere è stata mostrata nella trasmissione "Chi l'ha visto?" ed è una villa addirittura con una piscina coperta. Mai sentito che fosse indigente: mi sembra inverosimile.

    Rita Coltellese

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  4. Anche per me è la prima volta che sento la questione della Caritas. Non ho ancora capito qual'è la prova che il corpo finito sotto il treno a Cerignola sia quello dell'ingegnere!

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  5. In effetti la notizia che Schepps andasse alla Caritas non trova riscontro da nessuna parte. Io, ripeto, l'avevo sentita da un'avvocatessa divorzista. Non so, a lei, da dove veniva tale informazione.

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