giovedì 30 settembre 2010

Ritrovato il cellulare di Sarah

 Aggiunta all'articolo del 23 settembre 2010

C'è una novità nel caso della scomparsa di Sarah Scazzi. Ieri 29 settembre 2010 è stato ritrovato il cellulare della ragazza. Indichiamo il luogo dove dovrebbe essere stato rinvenuto l'oggetto in questione.

 
clicca sulla cartina per ingrandire

In A casa di S. In B casa di Sabrina. In C luogo del ritrovamento del cellulare. Dunque è stato ritrovato sulla provinciale che porta a Torre Colimena, che poi era proprio il luogo  che quel drammatico 26 agosto le tre ragazze (S., la cugina Sabrina e l'amica Mariangela) intendevano raggiungere per recarsi al mare. Il luogo dita 5 km dalla casa di S.
Il telefonino è stato rinvenuto privo di Sim e batteria in un campo adiacente la strada, parzialmente bruciato. A ritrovarlo è stato il papà di Sabrina che proprio in quel campo stava lavorando. Il campo non è di sua proprietà. Era lì per recuperare un cacciavite che aveva dimenticato di riprendere il giorno prima quando vi si era recato per bruciare della sterpaglia insieme ad altri operai. Tra la cenere l'uomo scorge questo cellulare che fin da subito gli ricorda quello di sua nipote poiché nota dei ciondoli che egli ben conosce. Prende il cellulare in mano per capire meglio, quindi chiama le figlie per consigliarsi e domandare se quei ciondoli potevano appartenere proprio al telefonino di S. Avuto conferma, contrariamente a quello che le figlie gli consigliavano, cioè portare l'oggetto ai carabinieri, egli molto più saggiamente lo lascia dove lo ha trovato, chiama i carabinieri e insieme a loro si reca sul posto. Lo zio di S. si rende subito conto che quella coincidenza, ovvero aver trovato egli stesso il telefonino, ingenererà sospetti e dicerie su di lui. Né è atterrito ma fa il suo dovere di cittadino e di zio, e affronta il rischio. La conferma che il cellulare è proprio quello di S. verrà dagli inquirenti.
Dunque, in questo corollario della storia abbiamo due coincidenze: il telefonino viene rinvenuto sulla medesima strada dove S. doveva recarsi con le amiche; il cellulare viene trovato giusto dallo zio. Si tratta solo di coincidenze? Parrebbe proprio di sì, poiché se lo zio avesse qualcosa da nascondere l'ultima cosa che avrebbe fatto è far rinvenire il cellulare della nipote in un campo dove lui lavora e con in più le sue impronte digitali. Diciamo questo poiché sembrerebbe di capire che all'orizzonte già si sono addensate nuvole cariche di maldicenze, dubbi, sospetti. Secondo il nostro parere quest'uomo è del tutto innocente. Anzi, è stata una fortuna che sia stato proprio lui e non un altro a ritrovare il cellulare poiché ne ha compreso subito l'importanza. 
Detto questo, riflettiamo su quanto abbiamo ora in mano.
Facendo onore al ragionamento, noi ancora una volta azzardiamo a ipotizzare una fuga volontaria da parte di S. Si sarebbe disfatta del cellulare in quel modo? Non pare logico. La mancanza della Sim ci farebbe indurre che ella stessa l'ha tolta perché di quella aveva bisogno mentre del cellulare se ne disfa reputando che tramite esso potrebbe essere rintracciata. Ma i conti non tornano. S., infatti, aveva con sé anche il caricabatteria. Si sarebbe disfatto anche di quello o non l'avrebbe portato affatto dietro se avesse avuto intenzione di liberarsi del cellulare. Allora chi è stato a disfarsi del cellulare e perché?
L'ipotesi del sequestro a questo punto è l'unica che rimane. Ma analizziamo più a fondo la questione. Come mai mancano la Sim e la batteria? Perché in quel campo? E' un depistaggio? Difatti si possono pensare due cose: il cellulare è stato buttato il giorno stesso del sequestro oppure giorni dopo. In questo secondo caso si tratterrebbe proprio di un depistaggio per cui dovremmo cercare in tutt'altro luogo. Invece, sembra molto più logico pensare che il cellulare sia stato buttato pochi minuti dopo il rapimento. Infatti, esso si spegne alle ore 14:42. Fra il luogo dove è stata avvistata S. l'ultima volta, ovvero all'incrocio fra via Kennedy e via Raffaello, al terreno dove è stato rinvenuto il cellulare, vi sono circa otto/nove minuti. S., è stata vista alle ore 14:33, il cellulare  è stato spento alle 14:42. Dunque, tra la distanza temporale fra i due luoghi e la distanza temporale degli eventi vi è una perfetta coincidenza. I conti tornano! Questo ci induce a ritenere che molto probabilmente  il cellulare ha smesso di squillare quando la macchina con S. a bordo è passata proprio  nei pressi di quel terreno. Anche qui abbiamo delle riflessioni da fare. Innanzitutto, perché sono stati portati via Sim e batteria? Non conosciamo il modello dl cellulare, non sappiamo se la Sim era alloggiata con una sicura. Perché diciamo questo? Perché dobbiamo capire se la batteria e la Sim sono stati asportati o semplicemente si sono perdute nell'impatto con il terreno. Il cellulare viene buttato via dal finestrino e nella caduta si apre il portellino del vano batteria per cui si perdono sia la Sim che la batteria. In una ipotesi del genere è possibile che sul telefonino possiamo ritrovare le impronte digitali del rapitore o dei rapitori. Nel caso invece in cui la Sim è stata prelevata dal suo scomparto bisognava necessariamente togliere prima la batteria. Ma in questo caso ci troviamo in presenza di un soggetto sofisticato che ha interesse a recuperare la Sim; e uno così non sarebbe poi così ingenuo da lasciare tracce di sé. Secondo noi però la Sim si è perduta nell'impatto con il terreno. Ce lo lascia pensare il fatto stesso che il cellulare sia stato ritrovato. Se qualcuno avesse avuto intenzione di non lasciare alcunissima traccia si sarebbe disfatto in un altro modo del telefonino. Intendiamo dire che se qualcuno non voleva che venisse ritrovata la Sim non avrebbe voluto neppure che venisse ritrovato il cellulare. Se si cerca bene, la Sim forse la si ritrova ancora nel campo, a meno che non sia stata distrutta dalle fiamme generate dall'incendio delle sterpaglie. Comunque sia, in questa eventualità, trovare la Sim non aiuterà a trovare il colpevole. Però, ci fa rà capire che il colpevole non fa parte dell'entourage di S.
Ripetiamo quello che abbiamo appena detto. Da casa di S. al luogo dove è stato ritrovato il cellulare ci vogliono 10 minuti. Alle 14:33 S. è stata avvistata dalla coppia. Si trova in via Kennedy, quasi all'angolo con via Raffaello. La coppia va in direzione di Torre Colimena. Un minuto dopo, Mariangela dovrebbe essere passata dallo stesso luogo senza aver intercettato S. Alle 14:40, cioè 6 minuti dopo l'avvistamento di S., Sabrina fa squillare il cellulare della cugina. Nessuno risponde. Due minuti dopo dopo il cellulare risulta spento. Dal luogo dove è sparita S. al luogo dove è stato rinvenuto il cellulare ci vogliono proprio 8/9 minuti.


clicca sulla cartina per ingrandire

In questa immagine già riproposta adesso sappiamo qualcosa in più: la macchina del rapitore andava in direzione del mare. Cioè proseguiva per Torre Colimena, poiché presso Torre Cominena verrà ritrovato il cellulare di Sarah.
Non vogliamo ingenerare sospetti su nessuno. Ma la coppia che ha avvistato S., se ha proseguito lungo la provinciale a velocita media, si è ritrovata otto/nove minuti dopo nello stesso punto dove è stato buttato il telefonino. Insomma, i due si sarebbero ritrovati quasi contemporaneamente sia nel punto e nel momento in cui S. è scomparsa, sia nel punto e nel momento in cui il cellulare è stato buttato. Queste due coincidenze sono allarmanti.
Ma noi non sappiamo quale tragitto abbiamo fatto i due. Né sappiamo con certezza se il cellulare  si  è spento perché è stato buttato fuori dall'auto. Per cui il nostro dubbio rimane sospeso. Quello che ci fa pensare è questo. Chiunque abbia rapito S., ha dovuto impiegare almeno un paio di minuti per sopraffarla o indurla a salire in auto. Il tipo deve fermare la macchina, uscire, minacciare, far risalire l'ostaggio, legarlo o tenerlo a bada con qualcosa, rimettere in moto e ripartire. Poi, per disfarsi del cellulare, deve frugare nella borsa della ragazza, quindi deve distrarsi dall'ostaggio. Oppure costringe S. a buttare il cellulare dal finestrino. Ma un po' di resistenza forse ci sarebbe stata da parte di S. Insomma, sommando tutte queste cose i conti dei minuti non sembrano tornare. Mentre, sembra più probabile che in due o più persone abbiano agito per sopraffare S. poiché siamo persuasi che uno da solo non avrebbe avuto questa velocità di azione. Nel caso di una coppia poi, la figura femminile ispira fiducia in un'altra ragazza, e l'approccio quindi risulta più facile.
Potrebbe anche essere che la coppia si sia trovata un minuto prima che S. venisse sequestrata sul luogo del rapimento. E che un minuto prima  che il cellulare venisse buttato nel campo siano passati da lì. In pratica il rapitore avrebbe seguito a ruota la coppia. Ma un minuto dopo che la coppia è andata via dal luogo del sequestro, Mariangela è passata da lì ed S., già non c'era più. Fra le 14:33 e le 14:44 avremmo dovuto avere tre macchine in quella zona: quella della coppia prima, quella del rapitore dopo, e quella di Mariangela appresso. Dunque, la macchina del rapitore si sarebbe venuta a trovare nell'arco temporale del passaggio di altre due vetture. Ma né quella che l'ha preceduta (la coppia) né quella che l'ha seguita (Mariangela) hanno avvistato questa vettura. Nel giro di uno o due minuti questa macchina è passata ed è scomparsa. Se però togliamo questa fantomatica vettura dal luogo del crimine, ne rimagono due: quella della coppia e quella di Mariangela. Ora noi sappiamo per certo che Mariangela è andata a casa di Sabrina. Ma non sappiamo, perché non ne abbiamo notizie, dove è andata la coppia.Ovviamente, può benissimo essere che se ne siano andati al mare e siano stati visti da diecine di persone. Noi formuliamo solo un ragionamento basandoci sui dati che abbiamo e che sono a disposizione di tutti. Da questi dati noi tiriamo queste conclusioni. Comuqneue, siamo convinti che a rapire S. siano state più di una persona.
Attenzione: tutti questi ragionamenti hanno senso solo se le premesse sono giuste: ora dell'ultimo avvistamento di Sarah (14:33); ora del passaggio di Mariangela (14:34/35); ora in cui il cellulare è stato buttato via (14:41/42).
Ma perché disfarsi del cellulare? Il fatto che due minuti dopo che esso ha squillato sia poi risultato spento fa presupporre che il rapitore non abbia riflettuto sul fatto che la ragazza avesse dietro un cellulare. Non ci ha pensato. Quando però squilla viene preso dal panico poiché teme che la ragazza possa in  qualche modo rispondere oppure che lo possano rintracciare. Allora deve disfarsene. E lo fa immediatamente. Ma il cellulare si trova nella borsa di S., dunque egli dovrebbe fermarsi a cercarlo o costringere la ragazza a darglielo. Ci riesce in due minuti? Forse. Ma a noi pare più probabile che mentre uno guida, un altro - o più altri - tengano a bada la ragazza, frughino nella borsa, trovino il cellulare e lo buttino fuori dal finestrino. Non pensano di spegnerlo perché gli scotta fra le mani. Lo buttano e basta. Dalla macchina in corsa il cellulare cade sul terreno. La batteria salta e con essa la Sim.

Adesso Sarah, dov'é? Siccome si tratta di dilettanti possono essere pericolosissimi se non vengono presto catturati. Sperando che non sia troppo tardi.


Nessun commento:

Posta un commento