domenica 9 febbraio 2020

Schema Torrisi - Parte seconda


IL MOVENTE


Diceva Aristotele nella Poetica che un soggetto letterario non deve necessariamente essere vero ma verosimile. Il rapporto Torrisi non è un romanzo ma un rapporto giudiziario per cui si dovrebbe attenere al vero. Ma se lo trattassimo come un racconto sarebbe verosimile? Certo, in criminologia si leggono cose che uno non reputerebbe mai vere. Eppure, vere sono. E' proprio di ieri la notizia di due madri arrestate perché abusavano delle rispettive figlie per compiacere il loro perverso partner, un uomo di 40 anni. Addirittura, una delle due avrebbe concepito la figlia al solo scopo di soddisfare le fantasie sessuali dell'uomo. Fantasie da lei medesima condivise. 



(Per inciso. Non sono mai stato favorevole alla pena di morte. Né mai lo sarò. Tuttavia, se il Signoruzzo (come dicono in Sicilia) dicesse: "Vi ho inviato la Sacra Corona Virus perché siete troppi e mi state rovinando il Pianeta, cosa volete fare, lasciamo scegliere al caso oppure avete una lista?". Beh... dei nomi li proporrei, e questi pedofili sarebbero nell'elenco).

Se degli esseri umani pensano di mettere in produzione dei figli per soddisfare le proprie perversioni sessuali, non è poi così fantastico pensare che un soggetto estraneo ad un nucleo familiare lo plagi al punto tale da fargli fare quello che vuole. Mi riferisco ovviamente a Salvatore Vinci che chiede alla famiglia Mele di uccidere Barbara Locci. In linea teorica ciò è possibile. Ma in pratica?

Se chiedete a un salvatorista perché i familiari di Stefano Mele partecipano al delitto della moglie, la risposta sarà perché dava scandalo, spendeva tutto quello che guadagnava il marito con i propri amanti, non se ne poteva più. Che poi è quello che dice Torrisi.

Prendiamo per buono, per un attimo, questo movente. I Mele decidono di liberarsi di Barbara perché infanga il buon nome della famiglia. Ci sarebbe da chiedersi un mucchio di cose. I due sono sposati da quasi dieci anni e Barbara fin da subito ha manifestato una certa libertà sessuale. 
Domanda: Perché proprio adesso? 
Risposta: Appunto, oramai il vaso era colmo.

Va bene, accettiamo questa spiegazione. 
Domanda: Perché uccidere anche Lo Bianco?
Risposta: Ha fatto male ad andare con Barbara!

Voglio attribuire il massimo del cinismo alla famiglia Mele. Fino a questo punto siamo nel verosimile. 
Domanda: A chi è venuta l'idea di farla finita con Barbara perché dava troppo scandalo?
Risposta: A Salvatore Vinci.

Ecco... qui iniziano le perplessità. Posso concedere ai Mele che non sopportavano più la condotta scandalosa di Barbara. Voglio concedere che Salvatore Vinci abbia plagiato Stefano nel suo piano funesto. Ma pensare che ai Mele il movente dell'onore glielo abbia fornito l'amante stesso di Barbara... questo no! Proprio Salvatore Vinci? Quello che si è istallato a casa loro per qualche annetto? quello che portava Barbara alle Cascine per farla accoppiare con altri uomini mentre lui la osservava eccitato? quello che si è preso 150.000 lire da lei e 150.000 lire da lui delle 480.000 lire del premio assicurativo? quello, il cui fratello ha preso il posto a casa loro? In sostanza, mi si vorrebbe far credere che non solo Stefano, ma tutta la famiglia Mele erano oligofrenici senza possibilità di un rimedio. Non solo il fratello di Stefano, le sorelle, la madre e il padre. Ma persino i suoi stessi cognati! 

Insomma, un bel giorno Salvatore Vinci diventa il Buffalmacco della situazione e Piero Mucciarini il suo Calandrino. Sembra più Boccaccio che Torrisi. Ossia, Mucciarini, ascolta le parole di Salvatore Vinci che gli dà lezione sull'onestà, l'onore e la pudicizia. E lo convincerebbe a uccidere Barbara insieme all'ultimo amante, Lo Bianco, per poi dare la colpa del misfatto a suo fratello Francesco.
Quindi io, Piero Mucciarini, o Marcello Chiaramonti, prendo lezioni di stile da un depravato come Salvatore Vinci (posso anche ignorare l'episodio delle Cascine e le 300.000 lire, ma che sia un parassita non può sfuggirmi). Proprio lui mi chiede di salvare l'onore della famiglia quanto lui è il principale protagonista di questo scandalo? E poi cosa pretenderebbe? Che accusassimo il fratello? Quindi io mi devo fidare di uno che manderebbe il fratello in galera per un crimine da lui stesso commesso?
Tutto questo vi sembra verosimile? Neanche come semplice racconto avrebbe credibilità. Ma si è detto che Salvatore Vinci aveva un grande carisma se è vero come è vero che ha ucciso la prima moglie riuscendo a convincere i familiari di lei nell'impresa criminale. Ma è andata veramente così? Il delitto Steri sarà argomento della nostra prossima conversazione.
Il movente dell'onore avrebbe avuto credibilità se quella notte del 1968 i Mele avessero ucciso Barbara Locci insieme a ... Salvatore Vinci! per poi dare la colpa a Francesco Vinci. Ecco, così la trama letteraria reggerebbe. I Mele si liberano una volta per tutte di Barbara e degli ingombranti fratelli Vinci.



Nessun commento:

Posta un commento