martedì 19 giugno 2012

Trenta anni fa:19 giugno 1982, delitto di Baccaiano


Mi dispiace trascurare questo blog, ma problemi di lavoro e soprattutto l'impegno che ho con il libro sul Mostro di Firenze mi hanno portato via molto tempo. Non ho potuto approfondire il caso di via Poma, come sapete Busco è stato assolto per non aver commesso il fatto. Spero di poter dimostrare sul piano logico deduttivo chi è il vero assassino di Simonetta Cesaroni.
Oggi però è proprio di un delitto del Mostro di Firenze che vi voglio parlare.
Giusto 30 anni fa, il 19 giugno 1982 a Baccaiano di Montespertoli si compiva il quarto dulplice omicidio dell'assassino delle coppiette, in realtà era il quinto poiché gli inquirenti non avevano ancora associato il caso del 1968. 
Le vittime, due giovani fidanzati di Montespertoli:
Antonella Migliorini, 19 anni,  e Paolo Mainardi, 22 anni.


I delitti del MdF, per chi è appassionato di criminologia, come ho già detto in altro post, sono dal punto di vista intellettuale i più stimolanti. Quello del Mdf è infatti è l'enigma degli enigmi. E dei suoi delitti quello del 1982 è a sua volta l'enigma degli enigmi. Il mistero che circonda questo brutale assassinio ha fatto scervellare le menti più acute.
Il Mdf è un mito. Nel senso negativo del termine. Ma  un mito. Un criminale molto più sofisticato di Jack lo Squartatore. Di tutti i serial killer della storia del crimine lui è il Re. Certo, se ci si accontenta della verità processuale e storica che vede nei compagni di merende i protagonisti di questo lunga storia criminale durata 17 nnni... beh, la sua vicenda è assai banale. Tuttavia i veri cultori della materia, i veri esperti, e non parlo di criminologi in senso stretto ma anche di appassionati ai suoi delitti, quelli... coltivano il suo mito e lo portano avanti. E' un bene che sia così. E' una ricerca entusiasmante della verità. Pacciani viene nobilitato nella figura del MdF poiché diamo a questo contadino sporco, triviale e dozzinale un grado supremo di intelligenza criminale, una capacità organizzativa, tattica e strategica che proprio non possedeva. Al contrario, ridurre il MdF a Pacciani e come svalutare una banconota di 500 € a una misera moneta di 5 centesimi.
Ma torniamo a questo caso del 1982, vediamo dove stanno gli elementi di fascino. Scusate se parlo in questi termini di fronte all'atroce morte di due giovani, ma il delitto di Baccaiano è ormai storia, e la terminologia usata deve essere intesa nel senso di interesse professionale, come quando un medico si trova di fronte a una malattia rara e rimane turbato ma anche ammirato dal come si possa diffondere.
Vediamo dunque cosa abbiamo in questa vicenda:
Un misterioso assassino che uccide le coppiette e poi mutila le parti intime delle giovani vittime femminili
(elaborazione grafica originale dell'autore del blog)
La dinamica: A  il MdF attacca, Mainardi riesce a mettere in moto e allontanarsi in retromarcia, in A verranno esplosi 3 proiettili. B, il MdF si sposta e spara altri 2 colpi mentre l'auto prosegue la sua corsa. C, l'auto finisce in una cunetta, l'assassino raggiunge le vittime ed esplode altri 4 colpi. L'auto dunque si è spostata da X a Y(elaborazione grafica originale dell'autore del blog)
Dinamica in 3 D (lo sfondo è quello reale dove è avvenuto il delitto) elaborazione grafica originale dell'autore del blog 

Una 147 con un foro di proiettile nel parabrezza all'altezza del guidatore ma che misteriosamente lo manca; i fanali fatti esplodere a colpi di pistola; un fanalino rotto con un mezzo contundente. Le chiavi non sono inserite nel quadro ma buttate lontano (elaborazione grafica originale dell'autore del blog) 



            Ferite totali sul cadavere di Mainardi (ferita trasfossa significa che il proiettile è fuoriuscito) (elaborazione grafica originale dell'autore del blog)
Ferite al cranio di Mainardi particolare  (elaborazione grafica originale dell'autore del blog)


Ferite riscontrate sul cadavere della Migliorini  (elaborazione grafica originale dell'autore del blog) 
 


                   Ferite al cranio della Migliorini particolare  (elaborazione grafica originale dell'autore del blog)




Tenere presente come vengono espulsi i bossoli  (elaborazione grafica originale dell'autore del blog)

Per un'esatta visione di come si sono svolti i fatti si consiglia di leggere i seguenti articoli

Avete gli elementi essenziali per studiare questo crimine. Sappiate però che il mistero è un altro:  la posizione delle vittime prima dell'aggressione e dopo. La Migliorini verrà rinvenuta sul sedile posteriore e il Mainardi... anche!!!
Come ha fatto Paolo a ritrovarsi da guidatore a passeggero? come ha fatto a passare dietro se l'assassino incalzava con i suoi colpi di pistola? Oppure le cose non sono andate così? Mainardi è sempre stato sul sedile del guidatore?
Ho voluto regalare ai miei lettori delle figure per aiutarli a ragionare su questo delitto tenendo presente che la prospettiva di come vediamo l'auto non è quella esatta poiché pare che in realtà si sia spostata linearmente senza sbandare. Graficamente però si ragiona meglio con la prospettiva sfalsata. Inoltre l'auto era più addentro alla piazzola ma di pochi metri.
Con il mio amico Andrea Giorgetti siamo andati sui luoghi di tutti i delitti del MdF, e questa Scena del Crimine è quella che fa rimanere di più a bocca aperta poiché l'episodio è accaduto veramente ai limiti della strada principale. Con Andrea passiamo ore a discutere di questo delitto in particolare. E forse finalmente sono arrivato a una soluzione che però troverete nel libro, quando vedrà la luce. Nel frattempo è cambiato nel titolo.
IL MOSTRO DI FIRENZE: PROFILO GEOGRAFICO, TEMPORALE, CRIMINOLOGICO E TATTICO-STRATEGICO DEL PIÙ' EFFERATO SERIAL KILLER ITALIANO
Vorrei concludere questo articolo con una frase di Andrea il quale ha detto: "Il MdF è un genio". All'inizio avevo storto la bocca di fronte a questa affermazione... ma poi ci ho ripensato, ha ragione lui, anche nel campo criminale esistono dei geni, e il MdF è tra questi. Non è un voler esaltare un feroce assassino ma tenere presente che ci troviamo di fronte al soggetto con un QI molto alto. Partendo da questa premessa non si andrà mai alla deriva come purtroppo è accaduto attribuendo a dei poveri mentecatti i delitti del MdF.
Oggi però ricordiamo i poveri ragazzi con una preghiera per chi è credente e con un piccolo silenzio per chi non lo è.


Questo articolo è dedicato all'amico Armando Palmegiani, correlatore della mia tesi sul MdF e autore del seguente libro, il migliore mai scritto sul controverso caso di Gino Girolimoni

PS: il libro che sto scrivendo, anzi terminando, è ricco di immagini come quelle appena pubblicate

4 commenti:

  1. Addirittura il mostro aveva un intelligenza suprema ? Organizzazione strategica? Dai cosa l' avete dedotto?

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  2. Uno psicopatico seriale che agisce in maniera afferrata per scopi sessuali non ce alcun dubbio,ma con una notevole praticita e velocita allo stesso tempo e che non lasciava traccia di se tranne che i bossoli cal 22 Lr con la lettera H stampata sul fondello questa era lunica traccia di lui, un soggetto paranoico ma con un inteliggenza e intuito superiore

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