giovedì 28 aprile 2011

Dubbi: Il caso misterioso di Melania Rea

Pare che sospetti gravino sulla figura del marito. Per la verità questi sospetti li ho avuti anche io. Innanzitutto mi è sembrato di capire che nessuno abbia visto Melania, per cui l'unica versione che abbiamo degli spostamenti della donna è quella di Salvatore. Ma poi ho scartato questa ipotesi perché i cani molecolari hanno seguito la traccia olfattiva di Melania. Dunque, lei lì è arrivata. A meno che, ho pensato, non seguivano una traccia del giorno prima. Inoltre, il proprietario del chiosco ha ricordato di averla veduta. L'altro motivo di sospetto per me era la tempestività con la quale Salvatore si era allarmato: 15 minuti dopo che Melania si è allontanata lui ha chiamato i carabinieri. Mi era sembrato un tempo troppo ristretto. Oggi invece apprendo che forse è stato sospettato per il motivo contrario, ovvero che ha aspettato troppo per allarmarsi. Quasi un'ora. In ogni caso, mi dicevo, saranno i tabulati telefonici a stabilire se il Parolisi è coinvolto o meno. La prima cosa che uno fa quando si cerca qualcuno che ritarda è cercarla sul cellulare. Se Salvatore non l'avesse fatto, l'avrebbero incastrato. Il problema che non riuscivo a risolvere era un altro: Melania non ha subito violenza sessuale. Un illustre sconosciuto, un aggressore estraneo non avrebbe mai rischiato senza avere un tornaconto di questo genere. Però, Salvatore non può essere l'assassino dato che quando Melania è morta lui era altrove. Poi però mi è venuto in mente che è stata assassinata fra la mezzanotte e le tre. Un orario strano. In ogni caso Salvatore doveva essere o in compagnia di qualcuno oppure con i carabinieri. E dove avrebbe tenuto la moglie in tutto questo tempo? A meno che non avesse avuto un complice. Ma i conti non tornano lo stesso, perché questo complice comunque avrebbe dovuto rapire in quel posto Melania. Dunque, si ritorna al punto di partenza. Ma forse esiste una possibilità diversa...
C'è la testimonianza di qualcuno che avrebbe visto una donna allontanarsi nei minuti in cui Melania scompariva. All'inizio si diceva che questa donna scappasse, per cui, lo confesso, non ho dato peso a tale testimonianza poiché ho creduto che se si fosse trattato di Melania, questo testimone non avrebbe dovuto vedere solo lei correre ma anche il suo inseguitore. In ogni caso, oltre a correre avrebbe anche gridato. Ora però si parla di una donna che camminava a passo svelto. Mi è venuto un dubbio: poteva trattarsi di una donna che si allontanava dalla scena travestita da Melania? I cani hanno sentito l'odore dei vestiti di Melania, ma mica possono dire chi li indossava! Era proprio Melania la donna vista dal gestore del chioschetto?  Oppure costei era una complice travestita che si è fatta vedere il minimo indispensabile, per poi subito sparire per andare frettolosa a recuperare la propria auto presso il monumento ai caduti? Così comincia ad avere un senso... Melania conosceva il posto, almeno così ho sentito, non poteva sbagliare strada. In ogni caso, anche Salvatore conosceva il posto, per cui avrebbe almeno lui dovuto avvisare la moglie che stava percorrendo la direzione sbagliata. Errare in due, nel medesimo momento, non mi è sembrato una cosa molto normale. A meno che non si è trattato di un errore.
Quello che non mi torna, nel caso dell'assassino predatore, è l'intervallo di tempo troppo lungo fra la scomparsa e la morte, e la mancanza di aggressione sessuale. Nell'ipotesi della messa in scena, forse tale pantomima è iniziata già a Pianoro. Naturalmente, Melania non poteva morire prima della sua scomparsa altrimenti l'alibi di Salvatore sarebbe saltato. Dunque, è morta dopo. E non può essere stato Salvatore a ucciderla
Dubitare del marito non è una cattiveria gratuita ma la base di partenza di ogni buona investigazione che si rispetti. Naturalmente, vagliato tutto, si leva dalla rosa dei sospetti. 
Staremo a vedere.

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