Il caso di Carmela Rea, Melania per i familiari, confesso che mi mette in crisi poiché vi sono troppe anomalie, per cui non riesco a farmene un quadro. Bisogna considerare che mi baso sulle notizie di cronaca a disposizione di chiunque. Quello che cerco di fare è di cercare di selezionare quelle che mi sembrano le più attendibili. Ma l’errore è dietro ogni angolo.
I luoghi della tragedia: Folignano (comune di residenza della coppia). Colle san Marco (dove Melania scompare). Ripe di Civitella (dove viene rinvenuto il suo cadavere) |
Questa terribile storia inizia con la scomparsa di Melania alle 15:00 di lunedì 18 aprile 2011 a Pianoro di Colle San Marco, in provincia di Ascoli Piceno e si conclude due giorni dopo, ovvero mercoledì 20 aprile, con il ritrovamento del suo cadavere a Bosco delle “Casermette”, davanti al Chiosco della Pineta, a Ripe di Civitella (Teramo), sul versante abruzzese della Montagna dei Fiori. In tutto 12 km.
Con il marito Salvatore Parolisi, e la figlia di 18 mesi, sono appena arrivati in uno spiazzo, una pineta, dove ci sono delle altalene. I due sono originari di Napoli, si conosco da una vita, la loro storia d'amore è iniziata che erano ragazzi. Salvatore è un sottufficiale dell'esercito in servizio al 235/o Reggimento Piceno, addestra reclute femminili. Abitano a Folignano, un comune di circa 9000 abitanti in provincia di Ascoli Piceno.
Melania, ha subito una depressione post-partum, ma si è ripresa. Sembrano una coppia unita, anche se le fonti citano una relazione extraconiugale di Salvatore di qualche tempo prima.
Dunque, Lunedì 18 aprile si recano a Pianoro di Colle San Marco. Si tratta di un luogo ombreggiato, meta di gite fuoriporta. C'è uno spiazzo con un'area giochi dove si trovano alcune altalene. Un ottimo posto dove far divertire la piccola e respirare aria buona. Vi sono pochissime abitazioni. Sono le 15:00, e loro sono appena arrivati.
Salvatore inizia a spingere la bambina che felice vuole giocare sull'altalena quando Melania richiede di andare alla toilette. I bagni del chioschetto che gestisce il piccolo parco non sono ritenuti da lei sufficientemente puliti per cui decide di recarsi al più vicino bar Il Cacciatore.
Melania, ha subito una depressione post-partum, ma si è ripresa. Sembrano una coppia unita, anche se le fonti citano una relazione extraconiugale di Salvatore di qualche tempo prima.
Dunque, Lunedì 18 aprile si recano a Pianoro di Colle San Marco. Si tratta di un luogo ombreggiato, meta di gite fuoriporta. C'è uno spiazzo con un'area giochi dove si trovano alcune altalene. Un ottimo posto dove far divertire la piccola e respirare aria buona. Vi sono pochissime abitazioni. Sono le 15:00, e loro sono appena arrivati.
Lo spiazzo a Pianoro dove è iniziata la tragedia |
Salvatore inizia a spingere la bambina che felice vuole giocare sull'altalena quando Melania richiede di andare alla toilette. I bagni del chioschetto che gestisce il piccolo parco non sono ritenuti da lei sufficientemente puliti per cui decide di recarsi al più vicino bar Il Cacciatore.
L'aspetto improvvisato e poco invitante dei bagni dell'aera giochi che Melania ha preferito evitare. |
Il bar che avrebbe dovuto essere la meta di Melania |
Melania dovrebbe impiegarci pochi minuti, invece non ricompare. Salvatore comincia a preoccuparsi. Il proprietario del chioschetto asserisce di non aver veduto Melania recarsi ai bagni, quindi, forse la donna ha preferito cercare un'altra toilette perché l'aspetto di questi piccoli locali a dire il vero è deprimente. Passano 20/30 minuti quindi Salvatore chiama i carabinieri. Nel frattempo anche i familiari si allertano. Il fratello di Melania, che si chiama Michele, cerca di contattarla. Il telefonino squilla a vuoto fino a che non viene spento.
Melania sparisce letteralmente nel nulla. Quelli del bar non l'hanno mai vista arrivare. Sul posto vengono portati i cani molecolari. E qui iniziano i primi misteri, infatti, i cani seguono un percorso del tutto anomalo, che Melania proprio non avrebbe dovuto fare. Vediamo in dettaglio.
Interessante. A mio avviso anche l'orario, le 15.00, da l'impressione di un appuntamento.
RispondiEliminaComplimenti per il blog!
Ti ringrazio per i complimenti. Sinceramente è difficile capire la dinamica che ha portato all'incontro fra vittima e aggressore. Ne parlerò nel prossimo post.
RispondiEliminaInteressanti valutazioni. Penso che se la povera Melania avesse conosciuto la zona forse avrebbe comunque evitato il giro piu' lungo in quanto penso che una persona che cerca un bagno di solito ha una certa urgenza.
RispondiEliminaNessuna ha mai parlato di un litigio tra i due magari. Lei si allontana arrabbiata e a passo veloce prende la strada verso casa. Li' qualcuno la vede o lei fa l'autostop e le danno un passaggio? O lo stesso marito magari la raggiunge e ricarica in macchina etc boh solo supposizioni, sembra un'altro mistero!
Il Bravo risponde a il Conte.
RispondiEliminaMelania in effetti conosceva la zona. Anche se avessero litigato non credo avrebbe lasciato la figlia incustodita, a meno che tu non voglia dire che per uno sfogo si era temporaneamente allontanata. Confesso che non ho valutato questa possibilità. Di quella manciata di minuti l'unica testimonianza che abbiamo è quella di Salvatore Parolisi, per cui o gli crediamo o non gli crediamo. E' un altro mistero.
Si il Bravo, forse hai ragione. Melania non avrebbe lasciato la figlia con il padre.
RispondiEliminaLo pensavo come una mia spiegazione al fatto che avesse scelto la via piu' lunga. Non me lo riesco a spiegare. Che senso ha? Forse se la stradina fosse piena di fango o se magari lei perdesse un momento l'orientamento o cercasse una via piu' rapida ma il marito penso l'avrebbe corretta.